Attilio Maseri
Cardiologo friulano di fama internazionale, Attilio Maseri (Udine, 12 novembre 1935 – Tolmezzo, 3 settembre 2021) ha svolto ricerche fondamentali e innovative sulla cardiopatia ischemica. Il suo interesse primario nella ricerca era la scoperta di ciò che rende un paziente diverso dall’altro.
Le sue scoperte hanno aperto nuove opportunità di ricerca nella gestione del paziente nel campo delle malattie ischemiche.
È stato cardiologo, tra gli altri, della regina Elisabetta II e del papa Giovanni Paolo II. È stato tra i primi cinque europei chiamato all’Editorial Board del “New England Journal of Medicine” (Stati Uniti). Maseri è stato anche protagonista di una intensa attività di beneficienza, in particolare a favore della ricerca. In particolare, ha sempre donato l’intero ammontare dei premi ricevuti per finanziare studi sulle cause dell’infarto. Attilio Maseri è stato sposato con la contessa Francesca Florio (1938 – 2000), discendente di una storica famiglia udinese.
Dopo la laurea a pieni voti in Medicina e chirurgia all’Università di Padova nel 1960, Attilio Maseri si è specializzato all’Università di Pisa in Cardiologia e in Medicina nucleare. Poi il trasferimento alla Columbia University di New York dove ha lavorato con il premio No
bel André Frédéric Cournand. Nel 1967 è professore associato di Patologia speciale medica e responsabile del Centro ricerche coronariche del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Pisa. Nel 1979 è chiamato a Londra a insegnare Medicina cardiovascolare alla Royal Postgraduate Medical School e a dirigere l’Hammersmith Hospital. Nel 1991 diventa professore ordinario all’Università cattolica del Sacro cuore e direttore dell’Istituto di cardiologia del Policlinico “Gemelli” di Roma. Dal 2002, a Milano, è professore ordinario all’Università Vita-Salute San Raffaele e direttore del Dipartimento Cardio-Toracico dell'Ospedale San Raffaele. Dal 2004 al 2007 è presidente della Federazione italiana di cardiologia. Ha fondato la Fondazione Filippo Maseri Florio, intitolata al figlio prematuramente scomparso nel 1994. Ha anche dato vita alla fondazione benefica “Per il tuo cuore”, poi confluita nella “Fondazione per il Tuo cuore – Heart Care Foundation Onlus”.
Maseri e l’Università di Udine
Da sempre vicino all’Università di Udine, anche in momenti cruciali della sua storia, il luminare friulano ha messo a disposizione dell’Ateneo la sua straordinaria capacità ed esperienza in molte occasioni, ricoprendo anche ruoli di primo piano.
Nel 2004 quando entrò a far parte del Comitato dei revisori scientifici del Centro interdipartimentale di medicina rigenerativa (Cime) dell’allora facoltà di Medicina. Nel 2011 venne nominato presidente dell’Organo di indirizzo dell’Azienda ospedaliero universitaria ‘Santa Maria della Misericordia’ di Udine. Nel 2013 ha donato all’Ateneo friulano la storica Biblioteca Florio, contenente oltre dodicimila volumi, opuscoli, opere a stampa e manoscritti raccolti dalla metà del Settecento.
Nel 2018 ha donato all’Università Palazzo Antonini, già sede di Udine della Banca d'Italia, edificio di grande pregio ideato da Andrea Palladio. Dopo la donazione il Palazzo è stato intitolato Palazzo Antonini-Maseri.
Premi e onorificenze
Attilio Maseri è stato membro della Johns Hopkins Society of Scholars, Honorary Fellow of the American Heart Association – Council on Clinical Cardiology, Fellow of the International Academy of Cardiovascular Sciences – Canada, Honorary Member Alpha Omega Alpha Honor Medical Society. Tra i numerosi premi e onorificenze ricevuti figurano: il King Faizal International Prize in Medicine, il First George von Hevesy Prize for Nuclear Medicine, il Premio Invernizzi per la Medicina, il Grand prix scientifique Fondation Lefoulon-Delalande dell’Institut de France, lo European Society of Cardiology Gold Medal Award, il Distinguished Scientist Award dell’American College of Cardiology, la Medaglia d’oro ai benemeriti della scienza e della cultura, la Medaglia del Presidente della Repubblica al Premio nazionale letterario Pisa, la Medaglia d'Oro al merito della sanità pubblica, il Premio Internazionale “Scuola Medica Salernitana” alla carriera, il Cuore d’oro" da Conacuore (Modana), il Premio “Ercole Pisello” dell’Associazione Premio Giuseppe Corradi per la chirurgia e la ricerca scientifica di Bevagna. È stato insignito Cavaliere di Gran croce Ordine al merito della Repubblica italiana. Papa Giovanni Paolo II lo ha nominato Commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno.
Visiting professorship
È stato visiting professor in molte prestigiose università di tutto il mondo, in particolare, alla: Mount Sinai School of Medicine (New York, Stati Uniti), University of Texas Health Science Center (Dallas, Stati Uniti), Cedars-Sinai Medical Center (Los Angeles, Stati Uniti), Vanderbilt University (Nashville, Stati Uniti), Baylor College of Medicine (Houston, Stati Uniti), Favaloro University (Buenos Aires, Argentina), University of Virginia Health Sciences Center (Charlottesville, Stati Uniti), Mayo Clinic (Rochester, Stati Uniti), Stanford University (Stati Uniti), New York Medical College (Stati Uniti).
Il contributo scientifico
Uno dei principali obiettivi di Maseri giovane scienziato era la misurazione del flusso coronarico. A Pisa fu un pioniere nell’uso di traccianti radioattivi e più tardi sviluppò dei metodi che usavano la tomografia a emissione di positroni per studiare il flusso sanguigno e l’uso di energia nel cuore. Fece anche le prime osservazioni cliniche dell’angina come disturbo primario. Dimostrò il ruolo dello spasmo delle arterie coronariche nell’angina variante. La sua prova che i nitrati prevengono lo spasmo delle arterie coronariche ha fornito il primo convincente test per l’uso clinico, ormai diffuso, dei vasodilatatori coronarici come farmaci anti-ischemici. All’Hammersmith Hospital di Londra dimostrò anche che c'erano differenze tra i pazienti con angina cronica stabile nel grado di sforzo in cui si verificavano i dolori al petto. In altri studi ha dimostrato che la vasocostrizione e la trombo si sono congiuntamente responsabili degli attacchi ischemici nei pazienti con infarto miocardico acuto o angina instabile.
Ha anche identificato l’adenosina come un importante mediatore chimico del dolore ischemico cardiaco. A Roma ha sviluppato un’ipotesi di disfunzione microvascolare coronarica dispersa in pazienti anginosi con angiogrammi coronarici normali. Ha studiato i meccanismi dell’angina in pazienti con angina microvascolare e ha dato contributi fondamentali per l’identificazione dei processi attraverso i quali l’infiammazione causa gli attacchi cardiaci nell’angina instabile. A Milano ha proseguito la ricerca clinica utilizzando la risonanza magnetica nucleare e la tomografia computerizzata per esplorare la funzione cardiaca e coronarica. Nella fase finale della sua carriera scientifica ha utilizzato il database dei pazienti della “Fondazione per il Tuo Cuore” per condurre ricerche sui percorsi individuali della patologia.
Alla sua scomparsa, il mondo scientifico internazionale così l'ha ricordato.