La sede
Villa Florio Maseri, già dei Conti Florio, risale agli inizi del 1700. Veniva usata come residenza estiva della famiglia Florio, che nei mesi invernali abitava l’omonimo palazzo di borgo San Cristoforo a Udine. Si tratta della classica villa veneta di campagna, secondo modelli assai diffusi tra i secoli XVII e XVIII, con fabbricati rustici che rivelano la vocazione produttiva della proprietà. Il complesso mantiene la propria autonomia e riservatezza grazie a un ampio giardino cinto da alte mura in pietra interrotte da un cancello in ferro battuto. La parte nobile della casa si vede dal portone d’entrata, preceduta da un grazioso giardino d’onore, ora allietato da roseti in fiore. Sul lato est si sviluppa il corpo di servizio, ora impreziosito da un curato salotto e dal grande fogolâr. All’estremità si trova la cappella di famiglia dedicata a Sant’Ignazio di Loyola. A destra e a sinistra si sviluppano le barchesse destinate agli usi rustici, come, le stalle e il follatoio.
Il corpo centrale presenta due piani d’abitazione sopra una bassa zoccolatura bugnata; il primo piano, di maggiore altezza, è il così detto piano nobile. Il basamento seminterrato funge da cantina e vi si accede da portali laterali; il muro è interrotto solamente da basse finestre, per mantenere la cantina fresca e buia. L’entrata della casa è all’altezza del piano nobile e la si raggiunge per mezzo di uno scalone esterno. Il portale ad arco a tutto sesto è affiancato da finestre pure ad arco, che danno luce al salone centrale. La facciata è divisa in tre parti uguali da lesene sormontate da una larga trabeazione e mostra la consueta tripartizione della planimetria, secondo il modello dei palazzi urbani veneziani. All’interno si sviluppa la planimetria tipica: il salone centrale continuo e affrescato è affiancato da due ambienti pressoché quadrati, in mezzo ai quali, sul lato destro, è stata inserita una stretta scala, che porta al piano superiore, il quale a sua volta ripete il medesimo impianto.
Sul retro, accessibile dal salone del corpo principale tramite un altro scalone in pietra, si sviluppa un ampio e scenografico parco, che doveva accogliere e dare ristoro ai signori e ai loro ospiti.